La dimensione umana e la dimensione spirituale....

Eccomi qua, ho letto Valerio Albisetti e ho capito una cosa che mi doveva già essere chiara, eppure mi sembra di averla riscoperta "nuova". Valerio fa riferimento al nostro profondo io dicendo che non può che essere anche frutto di manipolazioni nostre o di chi ci sta accanto (consapevolmente ed inconsapevolmente...), sostiene che il nostro profondo io ha paura..... ma la nostra dimensione spirituale non può avere paura..... splendido. Questa consapevolezza libera, quando sono nel soprannaturale sono al sicuro..... tuttavia tra la dimensione umana e quella spirituale ci deve essere equilibrio, "mutuo sostegno", quando entrambe sono al giusto livello la persona può dirsi matura.... Mi ci trovo molto in questo concetto, a volte umanamente ho dei pesi insopportabili che solo la consapevolezza del mio "soprannaturale dentro" mi aiuta ad affrontare. Così anche quando sono spiritualmente arido e incapace di modellarmi alla VdD capisco che solo la mia scelta consapevole, profonda e radicata nella mia volontà mi conduce ad alcune risposte che diversamente non avrei capacità di dare. In altre parole ho preso ancora più consapevolezza che un Uomo può rigenerarsi dalla sofferenza ricercando dentro sè una dimensione spirituale. La libera, ricercata e sperimentata presenza del soprannaturale dona una esperienza di consapevolezza che la sofferenza può essere superata. Mi pare che l'intuizione ed il dono di Chiara al proposito sia illuminante.... che lo vogliamo o no, che lo si chiami Dio o soprannaturale, l'uomo è alla ricerca di questo equilibrio. Avanti.

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