Il Silenzio

Il disincanto che nasce nello scoprire che ciò che si è idealizzato non può realizzarsi corrisponde a un'aridita' profonda.... eppure questa stessa aridita' rende capaci di farsi veramente "prossimi" a chi ci sta accanto... rende capaci di comprendersi abitando la sofferenza...

Come "riempire" la sofferenza? Quale futuro a chi conosce, nell'attimo presente, solo il "buio"? Il silenzio è determinante nella crescita e maturazione di una persona, chi non sa fare "silenzio", chi non sa "spegnere tutto" non sa come ricominciare... Nella sofferenza c'è una grande tentazione: concentrarsi unicamente sul proprio dolore... ed allora la condivisione non puo' avvenire, ci si ripiega su se stessi, e il prossimo diventa qualcuno a cui parlare, non si riesce ad ascoltare e ad ascoltarsi, "l'altro me" diventa un impedimento... non ci si ama e non si riesce ad amare. Solo chi da valore alla sofferenza ed al sacrificio sa andare oltre... ma ci vuole una grande maturità,  umana e spirituale (nel senso più "largo" del termine).

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