Ti ascolto...

Ho forse perso la capacità di ascoltare, difficile capire per quale motivo si smetta di ascoltare... per comunicare nel modo corretto bisogna "essere" una presenza "pura", libera. Non penso si possa ascoltare tutti con lo stesso "sentimento".... c'è chi parla per il gusto di sentirsi; c'è chi parla perché ha dentro tanta rabbia;  chi parla in quanto teme il silenzio; chi parla per avere una conferma dall'interlocutore (è insicuro?); chi parla per farci conoscere la sua cultura (poveri noi); chi parla solamente per vendere, o peggio, per vendersi.
Io credo che ascoltare sia un'arte, un gesto d'amore disinteressato.
Quando smetti di ascoltare smetti anche di "sperare nella relazione", è l'anticamera della  rassegnazione: la peggiore condanna.
Il nostro tempo è figlio della paura della relazione... La relazione assume le sembianze di un sacrificio necessario ma del quale si farebbe volentieri a meno (come, giustamente, di qualsiasi sacrificio....).

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