Fidarsi

In modo anche inconsapevole (!), nella giovinezza, mi sono abituato alla sfiducia. In parte l'ho voluto, in parte l'ho subito, e, male consigliato, mi sono rassegnato a pensare che,  specialmente nel mondo del lavoro, dovevo considerare la fiducia subordinata al "guagagno".... al "ritorno economico".... che errore! Se non ti fidi, non vivi, e neanche assapori il gusto della vita. Durante la mia giornata credevo di  voler "donare" qualcosa a chiunque incontrassi, ma rispondevo ad una legge e non ad un desiderio.... Giunto lo scontro con l'incapacità di sperimentare l'essenza della vita.... ho ricominciato, o meglio, ci sto provando. La fiducia puo' anche non essere ricambiata, ma se ho fiducia ha un senso credere.... credere nei rapporti significa riconsiderare le relazioni e affrontare la paura del tradimento, la paura di soffrire, la paura del fallimento. Mi sono ricordato del più grande insegnamento: le persone sono belle, è bello stare insieme, ognuno di noi ama ricevere fiducia e, quando la restituisce, si genera fraternità che è il "germe" della comunità umana.
Ci ricordiamo sempre di liberta' e uguaglianza... ma la fraternità è passata di moda....
Questa riflessione e l'esperienza generata da essa... mi ha reso consapevole del valore della fiducia. Se non si crede nelle o alle persone, i partiti, i movimenti, le istituzioni, le associazioni e le aziende.... crollano....  Aprirsi alla diversità, anche nel confronto duro (ma sincero....), e' il sale della nostra societa'.

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