Il mio prof.

Ritrovarmi con il mio prof in cantiere è stato un grande insegnamento, nessun tuffo nel passato, semplicemente ho capito quanto ero immaturo (ma non si smette mai di crescere...).
Sono passati 30 anni dai giorni in cui si sedeva nella mia aula alla sua cattedra, ho rivisto lo sguardo con cui mi parlava quando ero un suo alunno, ora capisco il valore delle sue lezioni e la fiducia che mi ha donato, davanti a lui non posso che sentirmi capace solo della mia inadeguatezza (e forte dell'umiltà da essa generata).
In cantiere non esiste persona peggiore di chi non si sa mettere in discussione.... e stranamente l'altro ieri mi guardava come se stesse cercando delle risposte. 
Un maestro che insegna l'umiltà pone le basi per un ascolto fecondo, anche in questo mi ha stupito. Durante il sopralluogo ha parlato "il necessario", forse anche meno e mai a sproposito..... ho capito, o meglio, ho avuto un'ulteriore conferma, che per tradurre in azione la conoscenza è necessario imparare, ascoltare, confrontarsi e concretizzare. 
Un giorno, a scuola, ci raccontò di un nostro insegnante che stava attraversando un  periodo di forte crisi e di come il sistema scolastico e sanitario non fosse capace di aiutarlo, ne parlò con profondo rispetto, senza un'ombra di giudizio.... anche questo è  stato un grande insegnamento.
Grazie Prof, da alunno ho conoscuuto qualche tuo difetto, ma ora che li guardo, 30 anni dopo, capisco che dovevo accettare anche quelli... perché nessuno è perfetto e, per fortuna, grazie a qualche difetto, ora, non ti vedo irraggiungibile. Sei stato autorevole e mai autoritario.... grazie.

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